Parla il netturbino preso a colpi di pistola. "Ho creduto di morire"

Pasqualino Amistà, 35 anni residente a Ballabio è il dipendente di Econord vittima dell’incredibile aggressione.

Parla il netturbino preso a colpi di pistola. "Ho creduto di morire"
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"Mi si è parato davanti ha slacciato la giacca e mi ha puntato una pistola addosso. Ho creduto di morire". Parla il netturbino preso a colpi di pistola. Una scena da Far West quella di cui è stato protagonista, suo malgrado, Pasqualino Amistà, 35 anni residente a Ballabio, il dipendente di Econord vittima, giovedì scorso, dell’incredibile aggressione, per fortuna con un’arma giocattolo.

Netturbino preso a colpi di pistola a Valmadrera

Amistà era impegnato nella raccolta dei sacchi viola quando un  tizio gli si è parato davanti, ha estratto una pistola e gli ha sparato addosso. L'incredibile vicenda è avvenuta a Valmadrera. Per fortuna era soltanto un’arma giocattolo...

La testimonianza

"I carabinieri dapprima non mi volevano credere" racconta sconvolto l'operatore ecologico. "Ma poi una signora ha chiamato in caserma, dicendo che in via Preguda avevano sparato dei colpi di arma da fuoco".

La paura

Nei giorni successivi il 35enne si è recato comunque al lavoro. Ma la paura è tanta. "Mentre raccoglievo i sacchi della spazzatura e mi guardavo alle spalle".

 

Foto e intervista integrale sul  Giornale di Lecco in edicola da lunedì 19 marzo. Da pc clicca qui per la versione sfogliabile, mentre sul tuo cellulare cerca e scarica la app “Giornale di Lecco” dallo store.

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