Odori sgradevoli, il Comune sollecita Arpa e Provincia a intervenire

La situazione ormai si trascina da mesi

Odori sgradevoli, il Comune sollecita Arpa e Provincia a intervenire
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Odori sgradevoli, il Comune di valmadrera sollecita, ancora una volta Arpa e Provincia di Lecco a intervenire.

La nota del Comune sugli odori sgradevoli

"Fin dallo scorso mese di febbraio l’Amministrazione comunale di Valmadrera ha provveduto ad allertare ARPA Lombardia – Dipartimento di Lecco e Sondrio, a seguito delle numerose segnalazioni di odori sgradevoli" si legge in una nota diffusa questa mattina dal Comune di Valmadrera. "I sopralluoghi condotti da ARPA presso alcune attività produttive del territorio hanno permesso ad accertare, alla fine del mese di maggio, che il problema nasce da una ditta avente sede a Civate".

Le attività ispettive

"Nei confronti della ditta sono state avviate le procedure previste dalla normativa vigente in materia" prosegue la nota.  "In particolare la Provincia di Lecco - Settore Ambiente e Territorio ha richiesto alla ditta gli adempimenti necessari per risolvere le criticità rilevate". I problema però è tutt'altro che risolto.   "A seguito dei nuovi episodi segnalati nel mese di ottobre, l’Amministrazione comunale ha quindi sollecitato i due Enti competenti (ARPA e Provincia), sia per un aggiornamento urgente sulla situazione sia per l’effettuazione di nuove verifiche"

Problema annoso

Il problema come detto si trascina da mesi. Prima dell'estate in tanti avevano lamentato che l'aria era irrespirabile a causa di odori nauseabondi. Alcuni credevano che la puzza arrivasse dall’inceneritore di Silea. In realtà l'odore proveniva  dalla cartiera di Civate. L'’Adda ondulati spa quindi aveva ricevuto già a giugno una prima visita dell’Arpa proprio su richiesta del sindaco, Donatella Crippa.

Il sindaco ha manttenuto la promessa

"L’Agenzia regionale ha effettuato gli opportuni sopralluoghi in attività produttive del territorio" aveva dichiarato a giugno il sindaco di Valmadrera Donatella Crippa. "Arpa ha accertato  che il problema nasce dalla ditta civatese e ha quindi avviato le procedure previste dalla normativa vigente in materia. Che cosa sia stato imposto all’azienda non lo sappiamo, tuttavia posso garantire che dal canto nostro terremo monitorata la situazione». Come promesso la prima cittadina ha continuato a tenere alta l'attenzione e quindi, come detto, è tornata ora a sollecitare le istituzioni

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