L'arcivescovo Delpini a Maggianico per benedire il Polittico di Luini

Monsignor Delpini sugellerà i restauro dell'opera reso possibile grazie al Fai e alla donazione della famiglia Boghi di Lecco.

L'arcivescovo Delpini a Maggianico per benedire il Polittico di Luini
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L'arcivescovo Delpini a Maggianico per benedire il Polittico di Luini

L'arcivescovo Delpini a Maggianico

Mercoledì 9 maggio alle ore 18:00, presso la chiesa parrocchiale di S. Andrea di Maggianico, Monsignor Mario Delpini- benedirà il Polittico di Bernardino Luini. Con la sua presenza e la sua benedizione l'arcivescovo di Milano  sugellerà simbolicamente l'avvenuto restauro. Un'opera promossa lo scorso anno dalla a Delegazione lecchese del FAI grazie alla generosa donazione della famiglia Boghi di Lecco. "Sarà un momento ovviamente importante e significativo, al quale siete tutti invitati" sottolinenano i volontari del Fai.

Il Polittico di Bernardino Luini

Il polittico del Luini sarebbe pervenuto alla parrocchia di Maggianico dalla famiglia Ghislanzoni di Barco cui apparteneva benchè la presenza di S. Andrea, titolare della chiesa, possa far pensare che il polittico fosse stato commissionato espressamente per quest’ultima. Subì uno smembramento, per adattarlo ad un altare neoclassico, poi fu ricomposto, non si sa con quanta aderenza alla composizione originale. E’ ovvio pensare che il posto ora occupato dal cartello con la scritta « Ave Maria » fosse tenuto da un altro dipinto ora scomparso.
Non è certo questa una delle opere minori o meno impegnate del Luini.

Una grande opera

Cronologicamente collocabile nel periodo dell’Annunciazione di Brera, della pala Busti, della S. Orsola, prima cioè dei grandi cicli di affreschi sacri e profani, può essere assegnata agli anni intorno al 1515.Le due componenti dell’animo luinesco, una religiosità semplice e spontanea e un corpor eo rigore campagnolo, sono già presenti nel nostro polittico cosicchè il ricordo dei maestri lombardi che tennero a battesimo la pittura del Luini, come il Foppa, il Bramantino, il Solari, è già difficilmente decifrabile, evoluto poi com’è dall’iniziale incisività di contorni, in una suggestione di ombre leonardesche. La personalità pittorica del Luini si può dire interamente rivelata da non molti anni; la grande mostra di Como del 1953 alla quale fu esposto pure il polittico di Maggianico, ha rappresentato il riconoscimento accademico e ha consentito un più profondo lavoro di paragone, di esame e di revisione.

 

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