Incontro su cyberbullismo e violenza digitale. "Pensa e posta, quando le parole fanno male"

Appuntamento il 23 gennaio a Molteno.

Incontro su cyberbullismo e violenza digitale. "Pensa e posta, quando le parole fanno male"
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Pensa e posta, quando le parole fanno male. E' questo il titolo dell'incontro su  cyberbullismo e violenza digitale in programma per domani, martedì 23 gennaio, a Molteno. Ad organizzarlo è l'istituto comprensivo del paese in collaborazione con le famiglie della comunità. L'appuntamento è alle 20.45 nella sala cineteatro Don Bosco dell'oratorio di Molteno.

Cyberbullismo e violenza digitale

"La vita dei nostri alunni, dei nostri figli si divide fra online e offline, due mondi distinti, con proprie regole, logiche, caratteristiche e comportamenti" spiegano gli organizzatori.  "Questa relazione costante con gli schermi e con una realtà traslata su un nuovo piano, ha prodotto anche lo spostamento online di problematiche sociali come il bullismo, che si è sempre di più trasformato in “cyber” negli ultimi anni, creando una vera e propria emergenza educativa, in cui scuola e famiglia svolgono un ruolo fondamentale. Se qualche tempo fa il bullo dava fastidio a scuola o nei luoghi ricreativi e nello sport ora con l’avvento della rete il bullo segue ovunque".

La serata

L’incontro con lo psicoanalista dott. Luigi Ballerini è un’occasione importante per riflettere sulla funzione della scuola e della famiglia in una ottica di prevenzione. Secondo Luigi Ballerini "è possibile uscire da una situazione difficile e ripartire. Però non da soli. L’aiuto degli altri è fondamentale. È importante circondarsi di amici fidati. È vero che il bullismo vive di paure e connivenze, ma tra i coetanei qualcuno disposto a schierarsi dalla parte della vittima di solito si trova. Bisogna far capire a chi sta intorno che denunciare un sopruso non vuol dire fare la spia o essere un infame".

L'obiettivo

"Il nostro pensiero vuole essere positivo, il nostro desiderio è fornire strumenti per capire cosa sta accadendo, per fermare il fenomeno del “ritiro sociale” da parte dei ragazzi e invece aiutarli a guardare la bellezza della realtà e a viverla" concludono gli organizzatori.

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