Don Sergio Ceppi nel ricordo del sindaco di Sirtori

"Ha contribuito alla formazione umana, oltre che spirituale, di una intera generazione di sirtoresi".

Don Sergio Ceppi nel ricordo del sindaco di Sirtori
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Davide Maggioni commemora il compianto don Sergio Ceppi

Don Sergio Ceppi nel ritratto del primo cittadino di Sirtori

Il sindaco e l’Amministrazione comunale di Sirtori si uniscono al dolore dei familiari e dei confratelli sacerdoti per la scomparsa di don Sergio Ceppi, parroco di Sirtori dal 1980 al 1996. "Don Sergio è stato un sacerdote esemplare, impegnato nel contribuire alla crescita non solo spirituale di Sirtori, in un periodo delicato e di grandi cambiamenti", scrive il primo cittadino.

"Appassionato di musica, fondò il coro parrocchiale"

"Don Sergio ha avviato significativi lavori di restauro della Chiesa parrocchiale e dell’Oratorio. Amante della bellezza, appassionato di musica sacra e pittura, ha voluto la nascita del Coro parrocchiale Santi Nabore e Felice. Non solo per animare le liturgie, ma anche per contribuire alla diffusione della sensibilità musicale fra i sirtoresi, con intenti religiosi e culturali".

"Ha rivitalizzato l'oratorio"

"Inoltre ha riattivato e vivacizzato le attività dell’Oratorio, concorrendo, grazie alla mitezza del suo carattere e all’originalità del suo pensiero, alla formazione umana, oltre che spirituale, di una intera generazione di sirtoresi, sollecitandone il senso critico e stimolandone l’impegno sociale e politico".

"Ideatore del Presepe Vivente"

"Amante del presepe, ha dato vita al Presepe Vivente, evento caratterizzante il periodo natalizio di quegli anni, la cui organizzazione coinvolgeva una parte significativa di popolazione sirtorese. Una sacra rappresentazione di grande originalità, soprattutto per le riflessioni proposte".

"Al sacerdote la gratitudine della comunità"

"A don Sergio va il ringraziamento sentito per il lavoro svolto al servizio della comunità sirtorese e il commosso ricordo di tutti coloro che lo hanno conosciuto, apprezzandone l’intelligenza e l’equilibrio, nonché l’amore per la propria missione".

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