Boom di accessi ai Pronto Soccorso pediatrici di Lecco e Merate.

Intanto il Codacons Lombardia si scaglia contro i medici di base.

Boom di accessi ai Pronto Soccorso pediatrici di Lecco e Merate.
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Boom di accessi ai Pronto Soccorso pediatrici di Lecco e Merate. E' l'Asst di Lecco a rendere noti i dati ufficiali.

Pronto Soccorso pediatrici

L’alto numero di accessi che ha visto protagonista in queste ultime settimane i Pronto Soccorso del lecchese è stato caratterizzato anche da cifre elevate in ambito pediatrico.  "Come per gli anni precedenti, infatti, anche quest’anno la quota relativa all’attività di Pronto Soccorso pediatrico dei presidi ospedalieri di Lecco e Merate ha rappresentato una fetta significativa degli accessi totali". Ma quanto esattamente? Stiamo parlando  di circa il 30%, si legge nella nota dell'Asst

I numeri a Lecco e Merate

Dal 23 dicembre al 3 gennaio sono stati 668 accessi gli accessi pediatrici al  Manzoni e 527 a Merate. Il conseguente carico di lavoro che i medici di guardia presso le UU.OO di pediatria hanno dovuto assorbire è aumentato di circa l’80% rispetto alla media dell’anno. Ciò con  un impegno eccezionale per il sistema che ha dato prova di solidità.

Il commento del dottor Zanini

“E’ stato possibile sostenere questa situazione anche grazie alla presenza dei colleghi della continuità assistenziale che lavorano presso i PS pediatrici di Lecco e Merate nei giorni festivi e prefestivi durante tutto l’anno" spiega il direttore del Dipartimento Materno Infantile, Rinaldo Zanini. Senza poi dimenticare il prezioso "supporto degli infermieri che hanno predisposto un rinforzo  dei turni di personale per l’attività di urgenza di questo periodo”

I ricoveri

Il tasso di ricoveri si è invece mantenuto sul valore medio di circa il 6%. Questo basso valore è garantito anche da un modello organizzativo cooperativo con i pediatri di Libera scelta del territorio ed alla presenza della Osservazione Breve Intensiva nei due reparti pediatrici del Dipartimento materno Infantile.

Codacons e medici di base

Intanto il Codacons Lombardia si scaglia contro i medici: “Dove sono?”. Sotto accusa l’obbligo di prenotazione e la scarsa disponibilità a visite a domicilio.

Esposto in Regione

“Il Codacons effettuerà un esposto alla Regione Lombardia e al Ministero della Sanità affinché intervengono immediatamente sollecitando la medicina di base ad un maggior sforzo nei confronti dei pazienti, dato il particolar momento influenzale, al fine di liberare le strutture ospedaliere a favore di chi ha patologie ben più gravi.

 

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